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come sguardo d'artista carmelo chiloiro e leonardo rossi

carmelo chiloiro e leonardo rossi

presentazione


Carmelo Chiloiro

Opere in cui poetiche visioni si trasformano in immagini, come fantasmi, che prendono forma, ora posandosi su tela, ora occupando lo spazio. Hanno vagato a lungo per menti e accadimenti, tra intime debolezze ed inaspettati eventi del tempo dell’umano. Ora sono là, su quella tela, a provocare la nostra immaginazione. Affidarsi unicamente al potere taumaturgico del fare arte, per necessità e vocazione, tra rassicuranti pareti, per Carmelo non è più sufficiente. E’ forte il bisogno di comunicare, gettare ponti, dialogare, vuotare quel troppo pieno che intimamente occupa spazi e tarpa le ali a qualsiasi desiderio di libertà. E’ forte il bisogno di sentirsi libero, dentro, di creare spazi salvifici da riempire, fosse anche solo di silenzi da ascoltare o parole da interpretare. Eccole, le opere, quel palcoscenico dove rappresentarsi, dove mettere in scena l’altra verità, quella di cui è portatore. La verità dell’artista, la verità che imbriglia la mente, esorcizza paure, alimenta speranze, ora è là, su quel palcoscenico, ed invita chiunque a cimentarsi in rischiose scoperte ed iniziare un viaggio … quel viaggio al finestrino di un treno, bombardati da immagini ipnotiche e inarrestabili che i nostri occhi divorano avidamente, finché, all’improvviso, un riflesso sul vetro ci mostra un viso, il nostro … da quel vetro alla tela, nitido nei colori, nel segno, un colpo al cuore. E’ il momento di ascoltarla quella voce che ci sussurra dentro, è la nostra.
 
Leonardo Rossi

Le opere di Leonardo Rossi sono inquadrature di una quotidianità tutta riminese.
Una quotidianità speciale perché rappresentata da un artista riminese di adozione e veronese di natali e formazione. D’altronde solo un occhio forestiero e colto può mostrarci nello specchio del nostro rapporto quotidiano con la città, con la familiarità delle abitudini, i piccoli piaceri della vita in cui ci riconosciamo.
Le forti e luminose vibrazioni cromatiche, rese sapientemente dai suoi pastelli, imprimono movimento e calore ad immagini sottratte alla staticità di una rappresentazione fotografica.
La leggerezza delle ambientazioni, la discrezione del connubio tra elemento umano e luogo di vita quotidiana, o ciò che ne testimonia la presenza, come le biciclette, ci invogliano a muoverci, guardarci intorno e persino commuoverci.

Moreno Mondaini